Carte Revolving, prestiti non convenzionali !


Capita frequentemente di leggere sui giornali o nei siti, di Carte Revolving, spesso in maniera impropria, talvolta in maniera eccessivamente positiva, talvolta demonizzandole. Cerchiamo, dunque, di capirne la natura, il funzionamento e  i costi per valutare correttamente se tali strumenti possono essere il prodotto adatta alle nostre esigenze.
Le carte revolving sono carte che contengono un affidamento, cioè un vero prestito. In pratica, questa carta offre del denaro indipendentemente dalla propria disponibilità sul conto corrente, rimborsando ratealmente quanto precedentemente speso, con rate fisse (contrariamente alle carte di credito canoniche, che hanno un rimborso a saldo, cioè solamente di quanto si è speso).
Tale carta è quindi un prestito non finalizzato, da utilizzare liberamente: l’accordato varia in base all’istituto emittente, alla tipologia di carta e al profilo di merito del debitore.

I rimborsi prevedono un rata fissa  e hanno una duplice funzione: oltre a rimettere il debito contratto (come un qualunque prestito standard), rifondono possibilità di spesa del debitore: se ad esempio possediamo una carta revolving con plafond di 1.000 euro e ne spendiamo 200, pagando le rate rimettiamo il debito e aumentiamo la nostra possibilità di spesa, in quanto si “riempie” il plafond. Di conseguenza, questa tipologia di prestito non ha durata prefissata, in quanto si rinnova automaticamente pagando le rate.
Se la nostra spesa mensile è superiore all’ importo della rata, rifonderemo la spesa per un numero di rate superiore, finché non si raggiungerà l’importo necessario a coprirla. Se, a titolo di esempio, effettuiamo una spesa da €200 e la nostra rata è da €100, arriveranno due rate: una nel mese in cui abbiamo avuto la spesa, un'altra il mese successivo.

Dato che questo tipo di prestito detto "carta revolving" è facile  da ottenere (poiché rappresenta un rischio limitato per la banca, avendo un plafond massimo di 10.000€) e inoltre non vengono richiesti gli accertamenti canonici da parte degli istituti di credito, è indicato per chi ha difficoltà di accesso al credito con i mezzi canonici. E' da tenere in considerazione, infine, che i tassi d'interesse per questo tipo di finanziamento sono molto elevati (con un TAEG che si attesta intorno al 18% ed un tasso soglia del 24% circa), e che tali interessi sono da valutare attentamente quando si accende questo tipo di rapporto, onde evitare brutte soprese.